Intervista a Francisco Panteghini, responsabile del Verde Ospitale Samvise Gamgee.

Intervista del di

Vuoi riprendere contatto con l'ambiente che ti circonda?

1) Buonasera Francisco, parlaci di te e della tua formazione nel giardinaggio.

Innanzitutto grazie dell'intervista. Mi fa molto piacere si parli sempre più del rapporto con il mondo vegetale, sia giardinaggio, orticoltura o escursioni nel verde.

Io sono cresciuto in Valcamonica, in una casa fuori paese con diecimila metri di prato, bosco e orto attorno.

Ho respirato questo paesaggio con l'indifferenza degli adolescenti, poi mi sono laureato in Storia Contemporanea a Venezia e ho cominciato a lavorare come impiegato. Mi sono nel frattempo abilitato come insegnante di Lettere e ho provato questa carriera ma non ero soddisfatto.

Cercavo in me qualcosa di più: solo passeggiando nei boschi stavo bene. Ad un certo punto ho deciso di lasciare gli incarichi precari di insegnante e cominciare la gavetta da giardiniere. Dopo qualche anno mi sono messo in proprio specializzandomi sempre più su alberi e giardinaggio naturale.

L'anno scorso ho deciso di chiudere l'azienda per poter avere tempo per studiare e realizzare questo progetto dell'Ospitale. Fare il giardiniere può essere davvero un lavoro meraviglioso, d'altronde anche Adamo faceva il giardiniere, no?


2) Che cos'è il Verde Ospitale Samvise Gamgee? E perché Samvise Gamgee?

Il Verde Ospitale è uno spazio dedicato all'accoglienza e alla cura di piante abbandonate o scartate per qualche motivo, o lasciate causa trasloco ecc.

Le piante vengono mantenute e curate per poi essere affidate a chi le chiede.

Il Verde Ospitale però è anche luogo di incontro e confronto tra chi ama le piante e vorrebbe imparare come lavorarci con rispetto e conoscenza dei cicli naturali. C'è bisogno di un nuovo giardinaggio, adatto ai tempi.

Dopo l'ebbrezza della chimica ora bisogna mirare a recuperare l'esperienza del contatto intuitivo e sapiente con il mondo vegetale. Per questo terrò incontri e visite guidate in giardini e luoghi naturali con chi desidera recuperare o espandere questo ascolto attento.

Ho scelto di dedicare l'Ospitale di Mestre (Venezia) a Samvise Gamgee, un personaggio letterario creato da J.R.R. Tolkien, perché incarna molti aspetti del giardinaggio che amo e cerco di diffondere: Sam cammina a piedi nudi nelle terre che cura, affronta e risolve ogni situazione con buon senso e calma, al ritorno da epiche avventure offre il suo contributo sapiente alla guarigione dei paesaggi feriti dalla guerra e da uno sviluppo forzato e inquinante.

3) Qual'è la 'mission' del progetto?

Coagulare e diffondere una sensibilità amorevole per piante e alberi, coniugandoli con competenza e senso delle proporzioni. Credo che in questi anni affannati il vecchio buon senso di chi vive in sintonia con le stagioni, nel bosco, nel campo e nel proprio giardino, sia un antidoto efficace al male di vivere e al grigiore del paesaggio artificiale e ferito che abbiamo costruito. Accogliamo le piante abbandonate e così diciamo no alla mercificazione spinta di ogni essere vivente.

Sì alla vita, sì all'umanità amorevole e in sintonia con i cicli naturali.


4)Perché avete intrapreso questo percorso?

Attualmente sono solo, anche se molte persone si stanno avvicinando e devo ringraziare di cuore l'Associazione Cani per Caso per avermi ospitato qui in via Pietro Berna.

L'idea di un posto così mi è stata donata alcuni anni fa ma per impegni e affanni avevo sempre rimandato. Ora ho deciso di smettere di correre e cominciare a vivere ciò che desidero davvero per la mia esistenza.

Voglio un nuovo tipo di giardinaggio, voglio azioni coerenti per la tutela e la cura di acque, alberi e paesaggi. In questo luogo parleremo e diffonderemo conoscenze e pratiche in sintonia con questo orientamento.

5)Quali sono gli “steps” previsti per il futuro del progetto Verde Ospitale Samvise Gamgee?

Le speranze sono molte ma il senso della misura fa parte del mio mestiere. Intanto faremo sapere alla città che esiste questo luogo e cosa offre.

Stiamo tenendo degli incontri esperienziali al lunedì per riscoprire gli alberi del nostro paesaggio (olmi, querce, cornioli...).

Proseguiremo con attività con i bambini dei centri estivi e a settembre proporrò progetti di esperienze verdi nelle scuole, se riuscirò a trovare sponsorizzazioni per sostenere questi progetti.

Siamo su internet col sito www.amicogiardiniere.it e su Facebook (amico giardiniere).

 

Grazie per la collaborazione! 

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